Legge di Stabilità 2016, cassa integrazione e mobilità in deroga – News 028/2015
Il disegno di legge di Stabilità 2016, nel testo che passa all’esame della Camera dei deputati, integra le risorse finanziarie destinate alla cassa integrazione e alla mobilità in deroga e ne modifica parzialmente la disciplina. In particolare la cassa integrazione in deroga potrà essere concessa o prorogata per un periodo non superiore a tre mesi nell’anno. La mobilità in deroga non potrà essere concessa ai lavoratori che, alla data di decorrenza del trattamento, ne hanno già beneficiato per almeno tre anni, anche non continuativi. Ridotta la durata massima del trattamento per i restanti lavoratori.
Cosa cambia per la cassa integrazione in deroga
Cambiano le condizioni per la durata massima della CIGD che potrà essere concessa o prorogata per un periodo non superiore a tre mesi nell’anno applicando le regole stabilite dal decreto interministeriale 1° agosto 2014 n. 83473, il cui articolo 2 detta le condizioni in presenza delle quali può essere concessa la CIG in deroga.
E per il trattamento di mobilità in deroga
Il trattamento di mobilità in deroga non potrà essere concesso ai lavoratori che alla data di decorrenza del trattamento hanno già beneficiato di prestazioni di mobilità in deroga per almeno tre anni, anche non continuativi. Per i restanti lavoratori la durata massima del trattamento viene ridotto da sei a quattro mesi a cui si aggiungono ulteriori due mesi nel caso di lavoratori residenti nelle aree del Mezzogiorno, per i quali il limite massimo di fruizione rimane fissato a tre anni e quattro mesi.
Deroghe per regione e province autonome
Le regioni e province autonome di Trento e Bolzano potranno concedere trattamenti di integrazione salariale e di mobilità anche al di fuori dei criteri di cui agli articoli 2 e 3 del citato decreto interministeriale 1° agosto 2014, n. 83473, in misura non superiore al 5 per cento delle risorse ad esse attribuite, ovvero in eccedenza a tale quota con integrale copertura degli oneri connessi a carico delle finanze regionali ovvero delle risorse assegnate alla regione nell’ambito dei piani o programmi coerenti con la riprogrammazione dei programmi cofinanziati dai Fondi strutturali 2007- 2013, oggetto del Piano di azione e coesione, collegati a misure di politica attiva e ad azioni innovative e sperimentali di tutela dell’occupazione.
Fonte: Ipsoa
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